Lo studio odontoiatrico e’ stato progettato per fornire messaggi rassicuranti e incoraggianti per chi vi entra.
Ognuno di noi sa interpretare l’ambiente che lo circonda, sentire una piacevole sensazione di armonia e di agio e’ un ottimo inizio.
La sensazione peggiore che si puo’ provare in uno studio medico e’ quella di sentirsi “confinati” in attesa del proprio “turno”.
E’ di piu’ ampio respiro un ambiente ove le porte vengano di norma tenute aperte, in modo da poter permettere l’accesso alle sale operative e, dimostrare ai pazienti che quanto avviene nelle varie stanze puo’ essere verificabile in qualsiasi momento.
La via che conduce alla liberazione dalla paura la si percorre solo quando il medico ha la capacita’ di stabilire con il paziente un atteggiamento di umana condivisione, cio’ permettera’ lo sviluppo di rapporti interpersonali significativi, che permetteranno il superamento delle proprie ansie e l’adesione al piano di cura.
La prima forma di ricerca , nella professione medica, si ottiene essendo aperti alla comprensione e alla comunicazione con l’altro, solo abbandonando qualsiasi atteggiamento rigido, il medico potra’ veramente ricercare sul piano clinico soluzioni tecniche-terapeutiche sempre piu’ individualizzate ed efficaci.
Il paziente sentendosi parte attiva nel processo terapeutico, e , non escluso dal “sapere medico”, spontaneamente collaborera’ alla risoluzione delle problematiche poste.
Giunti alla soluzione, a fine terapia, la soddisfazione derivante da questo “viaggio odontoiatrico”, si associera’ alla certezza di aver realizzato un rapporto di amicizia e di stima reciproca, che costituira’ un legame tale da poter affrontare insieme qualunque probleme possa presentarsi in futuro.
Nella mia preparazione medica e professionale, molte energie sono state prodotte per la risoluzione di un problema di primaria importanza: LA PAURA DEL DENTISTA!
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